La sezione CAI di Brunico da diversi anni ha un gruppo che si occupa di monitorare i ghiacciai della Valle Aurina.

Il gruppo, che fa parte del Servizio Glaciologico Alto Adige (SGAA), provvede ad effettuare le misurazioni dei ghiacciai, inviando i dati raccolti e la documentazione fotografica al responsabile SGAA di Bolzano che a sua volta li inoltra all’Ufficio Idrologia della Provincia Autonoma di Bolzano ed al geologo Prof. Franco Secchieri componente del Comitato Glaciologico Italiano..

La composizione del gruppo glaciologico sezionale, nominata dal direttivo in data 24.03.2017, è la seguente:

Responsabile: Marco MATTIATO 

Componenti: Stefano COVI, Alain DAI ZOTTI, Pietro DAI ZOTTI, Gianni MORESCHI, Giuseppe PEROTTI, Osvaldo ZAMBELLI

Per contattare il gruppo: marcoposta21@gmail.com


Questa la situazione dei quattro ghiacciai sottoposti alla nostra “attenzione”, con le immagini degli ultimi quattro anni:

Ghiacciaio del Pizzo Rosso

       
1995 2018 2019 2021
 
2023

Ghiacciaio di Riotorbo

       
1995 2018 2019 2020
 
 2023

Ghiacciaio di Lana

       
1995 2019 2020 2021
 
2023

Ghiacciaio di Predoi

       
1995 2020 2021 2022
 
 2023

Il Servizio glaciologico del CAI Brunico sul Pustertaler Zeitung

Motivo di orgoglio per la nostra sezione è l’articolo apparso sul periodico di lingua tedesca della Pusteria “Pustertaler Zeitung” sul tema dei ghiacciai e in particolare sul lavoro dei nostri operatori glaciologici guidati attualmente dal consigliere Marco Mattiato. Un’intervista molto interessante che mette in risalto il ruolo del CAI in questo ambito e dà il giusto peso ad un problema attuale, quello del calo sistematico dei ghiacciai e della conseguente perdita di acqua dolce. Ringraziamo la redazione del PZ per aver ospitato nelle proprie pagine questo servizio. Link

Festeggiati a Bolzano i 30 anni del Servizio Glaciologico del CAI Alto Adige 
 
Una folta delegazione della nostra sezione (8 soci, di cui 5 operatori glaciologici) ha partecipato il 15 ottobre 2022 al Convegno sulla glaciologia, organizzato ottimamente dal CAI Alto Adige a Bolzano. Tanti i relatori e tanti i temi trattati, tutti particolarmente interessanti, incentrati sullo scottante tema dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici. Il convegno, cui hanno preso parte oltre 140 persone, è stato organizzato anche per festeggiare la ricorrenza del trentesimo anniversario del Servizio Glaciologico del CAI Alto Adige, di cui fanno parte appunto anche alcuni nostri soci, coordinati a livello locale da Marco Mattiato. Articolo Alto Adige [16.10.2022]

Sempre tragica la situazione dei ghiacciai, nonostante la neve

Lo afferma il Servizio Glaciologico del CAI Alto Adige (di cui fa parte anche una pattuglia di operatori del CAI Brunico): nonostante le grosse nevicate di quest’inverno, i ghiacciai continueranno a soffrire, anche se probabilmente non così tanto come negli ultimi anni. Per assistere ad un’inversione di tendenza occorrerebbe almeno un trentennio. E’ il parere (autorevole) del Prof. Franco Secchieri, stimato geologo e glaciologo, coordinatore del Servizio Glaciologico del CAI Alto Adige, e di Pietro Bruschi, Presidente dello stesso Servizio. Interessante articolo del quotidiano locale Alto Adige.

Ghiacciai in ulteriore calo nel 2020 

Prosegue inarrestabile il regresso dei ghiacciai alpini, come confermato anche dalle rilevazioni dei componenti del servizio glaciologico della nostra sezione, che hanno fatto i rilevamenti a fine agosto. Pubblichiamo un interessante pagina dell’Alto Adige su questo fenomeno che interessa tutti. Vedi l’articolo [24.11.2020]

Ghiacciai e riscaldamento globale

Pubblicato su “Montagne360”, riproponiamo questo interessantissimo articolo su ghiacciai e riscaldamento globale [18.08.2020]

I ghiacciai ed il riscaldamento globale, di Baroni, Bondesan, Carturan, Chiarle (da Montagne360)

Alcuni articoli sulla glaciologia

Pubblichiamo alcuni articoli sul tema della glaciologia, interessanti soprattutto per chi ha a cuore la situazione dei ghiacciai. Il primo è tratto da un periodico della Provincia di Bolzano di quest’anno, gli altri due dalla rivista del CAI Montagne360. Il terzo in particolare è firmato dal Dott. Geol. Franco Secchieri e dal Col. Pietro Bruschi, nostro coordinatore del Servizio Glaciologico Alto Adige. Buona lettura. [25.03.2020]

Ghiacciai: persi 30 kmq in vent’anni, di Fabio Gobbato/Provincia BZ

Dalla Marmolada continua l’allarme ghiacciai, Montagne360

Alto Adige: ghiacciai in costante ritirata, P. Bruschi e F. Secchieri, Montagne360

Ancora un bel articolo sui ghiacciai

Sul Corriere delle Alpi è apparso un bel articolo del 05.08.2019 sui ghiacciai, in particolare su quello dolomitico più famoso, quello della Marmolada, che – come tanti altri sulle Alpi – è in grave sofferenza. Pubblichiamo l’articolo e ringraziamo il Servizio Glaciologico del CAI Alto Adige per avercelo segnalato. 

http://www.caibrunico.it/wp-content/uploads/documenti_permanenti/SECCHIERI-Corriere-Alpi-5.8.2019.pdf

Il Gruppo Glaciologico in visita al MUSE di Trento

Su suggerimento del geologo Franco Secchieri ed invito del Responsabile Pietro Bruschi, 16 glaciologi del Gruppo Glaciologico del CAI Alto Adige, di cui ben 4 della sezione CAI di Brunico, si sono dati appuntamento sabato 16 febbraio 2019 al Museo delle Scienze di Trento (MUSE) con lo scopo di trascorrere una piacevole giornata in compagnia alla scoperta di questa interessante realtà.Già verso la fine degli anni Novanta del secolo scorso si sentiva la necessità di rinnovare e dotare di spazi espositivi più ampi l’ormai datato e angusto Museo Tridentino delle Scienze situato nel centro della città di Trento.Individuata una vasta area dismessa ormai da anni nella zona di Trento Sud, il nuovo piano culturale si traduce in un progetto architettonico affidato alla firma di Renzo Piano che da vita al nuovo quartiere “Le Albere” con palazzine per negozi, uffici ed abitazioni e dove, nel luglio del 2013, apre al pubblico la nuova sede del Museo, il MUSE appunto, vero fulcro e centro vitale di tutta la zona.L’area espositiva è distribuita su cinque piani di un edificio autonomo al 70% dal punto di vista energetico dotato di pannelli fotovoltaici, sonde geotermiche, raccolta delle acque piovane e la cui forma esterna ricorda quella delle montagne e anche la distribuzione degli argomenti segue questa logica.Nella visita si parte infatti dal piano più alto in cui sono rappresentate le cime delle montagne con i loro ghiacciai e la loro storia, gli organismi viventi che le popolano, il clima, l’esplorazione e la ricerca alle alte quote.Scendendo man mano dalla “montagna”, ovvero scendendo ai piani inferiori, si affrontano argomenti che trattano l’Esplorazione dei boschi, la Biodiversità alpina, il Cambiare del clima, la Geologia delle Dolomiti, la Preistoria alpina, le Risorse del sottosuolo.Oltre alle classiche esposizioni di rocce, animali imbalsamati, piante, fotografie e pannelli descrittivi, molto è dato grazie alla interattività con pannelli touch screen o sistemi che, in modo semplice e con esempi pratici, forniscono le informazioni in modo chiaro ed immediato.Se poi si necessità di ulteriori informazioni o chiarimenti ci si può sempre rivolgere ai ragazzi dello staff di ogni piano che gratuitamente e con notevole preparazione ed entusiasmo sono pronti a rispondere a qualsiasi domanda.Un’altra particolarità del MUSE è la presenza di varie aree in cui è possibile, con la supervisione della guida, partecipare direttamente a vari esperimenti o prove pratiche in vari ambiti.Al termine della visita, durata dalle 10 alle 14, tutti i partecipanti ne sono usciti soddisfatti ed arricchiti e, se non fosse stato per lo stomaco vuoto che iniziava a protestare, avremmo sicuramente proseguito anche nel pomeriggio.Un sincero ringraziamento per la piacevole ed interessante giornata va agli organizzatori, Pietro Bruschi e Franco Secchieri, alla guida Cristian ed a tutto lo staff del MUSE che con competenza e professionalità ci hanno accompagnato.Per chi fosse interessato ad una visita (consigliatissima!): www.muse.it. [Marco Mattiato]

La difficile situazione dei ghiacciai alpini 

Pubblichiamo la pagina dell’Alto Adige del 28.11.2018 con l’esito della campagna glaciologica 2018 svolta dal Servicio Glaciologico del CAI Alto Adige, con cui da anni collabora anche il nostro gruppo sezionale coordinato dal consigliere Marco Mattiato. L’esito delle rilevazione rileva anche per quest’anno, purtroppo, un sensibile calo dei nostri ghiacciai.

Ancora un articolo sulla situazione dei ghiacciai alpini